La metallurgia

La metallurgia

La conoscenza del metallo e dei suoi processi di lavorazione è uno dei caratteri spesso considerati per la definizione dell’Eneolitico. E’ stato però da più autori notato come la prima fase metallurgica inizi in ambiti culturali di tradizione neolitica, con modalità e tempi diversi, ciò che rende problematico stabilire uno spartiacque che separi i tempi neolitici da quelli eneolitici.

Gli studi sulla prima metallurgia in Sardegna sono ancora piuttosto limitati: infatti, sebbene il panorama dei ritrovamenti si sia arricchito negli ultimi anni rispetto al primo studio presentato dalla Lo Schiavo, scarseggiano le analisi archeometallurgiche, alle quali sono stati sottoposti pochissimi reperti ai fini del riconoscimento dei componenti, delle tecniche fusorie, della provenienza della materia prima. Sono circa 200 i manufatti metallici di chiara attribuzione culturale rinvenuti in Sardegna nel Neolitico e nell’Eneolitico, comprendendo anche gli elementi indicatori di attività metallurgica, quali crogioli e tuyères. I reperti provengono prevalentemente da contesti funerari (77%), meno frequentemente da abitati (14%) e luoghi di culto(9%). I più antichi manufatti metallici sono riferibili all’Ozieri: si tratta di piccoli oggetti in rame e argento, riconducibili ad un processo di lavorazione ancora embrionale, provenienti in egual misura da insediamenti, luoghi di culto e tombe. Con il Sub-Ozieri cresce considerevolmente la presenza di manufatti metallici, che provengono in netta prevalenza da contesti abitativi. Tale dato potrebbe essere interpretato con la scarsa consapevolezza del valore della nuova materia prima, ancora in corso di sperimentazione. Il quadro cambierà radicalmente con il Filigosa, nel corso del quale i manufatti metallici, armi, utensili e oggetti di parure, costituiranno una presenza importante nella composizione dei corredi. Il ruolo ancora marginale del metallo nel sub-Ozieri sembra confermato dai primi risultati dell’analisi tecnologica della produzione artigianale di Su Coddu-Canelles, lotto Badas, che non hanno evidenziato un’interazione del metallo nelle chaines opératoires delle altre produzioni (Cappai et al. 2011). E’ importante però rilevare che nel sub-Ozieri si hanno le prime attestazioni dirette della fusione dei metalli in loco, grazie al ritrovamento di un crogiolo a Su Coddu e, forse, i resti di un secondo a Terramaini-Pirri. Riguardo alla presenza a Su Coddu di scorie legate alla fusione di rame e argento, quelle segnalate da Ugas in ambito Ozieri e Sub-Ozieri non sono state sottoposte ad analisi, così come quelle di Terramaini, mentre il materiale scoriaceo del lotto Badas, analizzato al gas massa, in diffrattometria di raggi X su polveri (XRPD) e in microscopia elettronica a scansione (SEM), corredata da microanalisi EDS, non sembra derivare da fusione di metalli (Melis 2005).

Le classi di manufatti più frequenti nel Sub-Ozieri sono le lesine e i punteruoli, che non avevano un’immanicatura in osso e che convivevano, presumibilmente con diverse funzioni, con strumenti a punta in osso e in ossidiana. I pugnali, presenti sporadicamente nel Sub-Ozieri, dal Filigosa diventano una presenza importante nelle sepolture e la loro valenza simbolica si riflette nelle rappresentazioni delle statue-menhir. In queste ultime sono riprodotti dei pugnali riconducibili a tipi abbastanza simili tra loro, sempre immanicati. Alcuni autori interpretano l’elemento opposto alla lama come una seconda lama piuttosto che come il pomo dell’immanicatura. In realtà le due parti non sono mai uguali per dimensioni e solo in una delle due è talvolta presente un motivo a V che rappresenta l’appiattimento del margine. Dell’immanicatura, che è particolarmente ben rappresentata nella statua menhir di Piscin’e Sali I-Laconi, non si hanno evidenze archeologiche. Una terza ipotesi prevede la rappresentazione di un pugnale metallico e uno litico, contrapposti e uniti nella stessa immanicatura centrale. In questo caso emergerebbe il ruolo simbolico paritario tra l’oggetto litico e il suo equivalente in metallo. A Monte d’Accoddi i numerosi manufatti metallici, alcuni dei quali rinvenuti negli strati che precedono l’edificazione del monumento, unitamente ai crogioli e a reperti litici che potrebbero essere rapportabili ad attività metallurgica, lascerebbero intuire una pratica della metallurgia legata ai riti del santuario, analogamente ad altre attività come la filatura e la tessitura.

Pubblicazioni

  • BRUNETTI A., GOLOSIO B., MELIS M. G., MURA S. , A high-quality multilayer structure characterization method based on X-ray fluorescence and Monte Carlo simulation , in Applied Physics A 118 , 2015 , pp. 497-504
  • CAPPAI R., MANCA L., MELIS M.G., PIRAS S. , La produzione artigianale dell'Eneolitico sardo. Aspetti morfologici, tecnologici e funzionali , in L'età del Rame in Italia, Atti della XLIII Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria E Protostoria, Bologna, 26-29 novembre 2008 , Firenze , 2011 , pp. 563-568
  • MELIS M.G., CAPPAI R., MANCA L., PIRAS S. , The beginning of metallurgic production and the socioeconomic transformations of the Sardinian Eneolithic , in Cristiani, Conati-Barbaro C. and Lemorini C. (eds), Social, Economic and Symbolic Perspectives at the Dawn of Metal Production , British Archaeological Reports , 2012 , pp. 13-32
  • MELIS M.G. , Nuovi dati dall'insediamento preistorico di Su Coddu-Canelles (Selargius, Cagliari) , in ATTEMA P., NIJBOER A., ZIFFERERO A., a cura di, Communities and Settlements from the Bronze Age to the Early Medieval Period , BAR I.S. 1452, II , 2005 , pp. 554-560
  • MELIS M.G. , L'Eneolitico antico, medio ed evoluto in Sardegna: dalla fine dell'Ozieri all'Abealzu , in Atti della XLIV Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria La preistoria e la protostoria della Sardegna. Cagliari, Barumini, Sassari, 23-28 novembre 2009, vol I - Relazioni generali , 2009 , pp. 81-95, 107-109
  • MELIS M.G. , Silver in Neolithic and Eneolithic Sardinia , in Harald Meller/Roberto Risch/Ernst Pernicka (eds.), Metalle der Macht – Frühes Gold und Silber. Metal of power – Early gold and silver. 6. Mitteldeutscher Archäologentag vom 17. bis 19. Oktober 2013 in Halle (Saale) , 2014 , pp. 483-494