Calasetta

Nel 2020 è stato avviato il progetto "Calasetta. Percorsi culturali tra passato e presente" in collaborazione con l'amministrazione comunale di Calasetta, con la quale l’università di Sassari ha siglato una Convenzione pluriennale, con la finalità di ricostruire, attraverso le attuali metodologie di analisi territoriale, le modalità di frequentazione del territorio, con particolare attenzione alle fasi preistorica e protostorica. Nel contempo, attraverso la realizzazione di eventi e prodotti di Archeologia Pubblica, si prefigge lo scopo di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale del territorio.

Le ricerche pregresse nel territorio di Calasetta hanno evidenziato una frequentazione a partire dal Neolitico antico sino all’età contemporanea. In relazione alle fasi preistoriche le aree insediative sono individuabili grazie alla presenza di materiali in superficie, in prevalenza relativi a industria litica scheggiata. Totalmente assenti i resti architettonici, verosimilmente scomparsi a causa dell’intenso sfruttamento antropico.

La ricerca sul campo ha come area di interesse una vasta zona compresa tra le località di Campu Scià Maìn (denominazione testimoniata dalle vecchie carte catastali e da fonti orali antiche e contemporanee) e Tupei, nella quale nel corso delle precedenti indagini sono stati localizzati reperti archeologici in superficie.

Le attività sono state finalizzate al raggiungimento dei seguenti obbiettivi:

- Ricostruzione dei rapporti sito - ambiente naturale;

- Identificazione e delimitazione dell'area insediativa;

- Ricostruzione della tipologia insediativa;

- Individuazione delle modalità d’uso degli spazi interni ed esterni alla area abitativa;

- Ricostruzione delle fasi di frequentazione del sito;

- Ricostruzione delle dinamiche d’uso del territorio e delle sue risorse in relazione ai siti coevi dell'isola di Sant'Antioco e del Sulcis, nel quadro degli sviluppi culturali preistorici del Mediterraneo occidentale;

- Potenziamento dell’offerta didattica universitaria, attraverso l’organizzazione di stages universitari sul campo;

- Realizzazione di percorsi archeologici naturalistici reali e virtuali;

- Divulgazione e promozione del patrimonio culturale attraverso l’organizzazione di eventi di archeologia pubblica.

I dati provenienti dall’indagine stratigrafica del 2021 confermano la frequentazione del sito a partire dal Neolitico antico. Sono altresì attestate seppur sporadicamente le fasi del Neolitico finale, delle età punica e romana e la frequentazione in età contemporanea.